La doppia piramide alimentare ambientale, ovvero: quello che fa bene all’uomo fa bene anche al Pianeta

Piramide ambientale

Ne avete mai sentito parlare?

Insieme alla piramide alimentare è l’elaborazione di una doppia piramide, ovvero una “piramide ambientale” accostata alla tradizionale “piramide alimentare”

Qual è l’impatto ambientale delle nostre abitudini alimentari?

La doppia piramide alimentare ambientale, ovvero: quello che fa bene all’uomo fa bene anche al Pianeta.

La “piramide alimentare” è basata sulla dieta Mediterranea la quale suggerisce un consumo frequente di frutta e verdura (base della piramide) e un consumo occasionale di carne (apice della piramide).

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) ha riconosciuto che lo stile alimentare mediterraneo contribuisce meglio di qualunque altro a prevenire le più diffuse malattie croniche: un’unicità riconosciuta anche dall’UNESCO, che nel 2010 l’ha dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

La “piramide ambientale” è una piramide simile a quella alimentare, ma che evidenzia l’impatto dei diversi cibi sull’ambiente:

In alto si trovano gli alimenti la cui produzione inquina di più (carni e latticini) e richiede più acqua andrebbero consumati con moderazione. In basso quelli più sostenibili (frutta, verdura e cereali) da assumere tutti i giorni anche perché utili al nostro benessere.

Le due piramidi affiancate ci fanno capire che la natura ha pensato a tutto, gli alimenti che più ci fanno bene sono anche quelli più sostenibili!

Modificare le abitudini alimentari

In realtà sono molteplici i fattori che rendono difficile seguire uno stile alimentare corretto: abitudini sbagliate, pubblicità alimentare commerciale aggressiva, pigrizia.

Per questo dobbiamo tentare di risolvere ponendoci come  obiettivo quello di modificare le abitudini alimentari verso una dieta più sostenibile che porterebbe alla riduzione delle emissioni di gas serra e a diminuire il consumo pro capite di carne da 79 a 10 chili l’anno.

Per mangiare in maniera salutare e rispettosa dell’ambiente dobbiamo basarci su cinque principi basilari:

• Consumare più frutta e verdura;

• Sprecare meno cibo (il 40% del cibo nel mondo è sprecato);

• Mangiare meno carne;

• Mangiare meno cibo processato (ovvero quei prodotti a maggiore intensità di risorse);

• Mangiare cibi certificati, che seguano uno standard garantito.

E tutto questo non costerebbe di più per i consumatori,  a patto che i singoli e le famiglie ritornino a dedicare più tempo alla scelta e alla preparazione di ciò che mangiano, tempo che non è stato mai così basso come al giorno d’oggi.