Aglio germogliato non buttarlo.

Aglio

L’aglio è un ortaggio dai molti usi in cucina e dalle notevoli proprietà benefiche, per questo motivo non potrà mancare in un orto famigliare questa coltura.

A causa della sua coltivazione molto diffusa l’aglio viene considerato quasi ubiquitario, ma le sue origini sono asiatiche (sono state rintracciate nella Siberia sud-occidentale), velocemente diffusosi nel bacino mediterraneo e già conosciuto nell’antico Egitto.

Aglio germogliato non buttarlo.

Il Journal of Agricultural and Food Chemistry, rivista dell’American Chemical Society, ha pubblicato un’interessante ricerca, in cui elenca tutte le proprietà salutari dell’aglio germogliato. Nella fase di germinazione, si formano alcuni enzimi che hanno il compito di proteggere la piantina dagli agenti patogeni esterni.

Questi enzimi hanno inoltre l’effetto di aumentarne la capacità antiossidante utile per contrastare l’azione dei radicali liberi che causano l’invecchiamento e l’ossidazione delle nostre cellule.

A questo effetto si aggiunge quello di antibiotico naturale e depurativo. Ci protegge dall’arteriosclerosi e da alcuni tipi di cancro: l’aumento del potere antiossidante conferisce maggiore azione protettiva contro l’indurimento delle arterie e contro l’attacco di cellule tumorali che possono causare il cancro al colon, della pelle e del seno.

L’aglio germogliato ha un sapore leggermente più forte, ricordiamolo al momento di usarlo in cucina , sarà necessaria una minore quantità.

Oltre all’aglio, provate ad assumere altre piante germogliate, come le cipolle, i ceci, il finocchio, i ravanelli, la rucola, l’erba medica.

Tesori della natura che non devono mancare nella nostra dieta.

Nella cultura di massa

Nel folclore europeo, si riteneva che l’aglio tenesse lontani i vampiri e si indossava in un sacchetto intorno al collo. Questa tradizione si può collegare al fatto che i vampiri erano considerati dei “parassiti” e conseguentemente l’aglio, avendo proprietà antibatteriche, li teneva lontani.

Il suo potere antisettico era noto fin dall’antichità: nel Medioevo i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni e tutt’oggi è ampiamente usato nella medicina popolare.

Una famosissima cantilena napoletana recita:

Agli e fravagli fattura che non quagli. Corna e bicorne capa ‘alice e capa d’aglio….

Si consigliava infatti di tenerlo addosso la notte che precede il 24 giugno (San Giovanni Battista) insieme ad altre erbe per proteggersi dalle streghe che in quella data, secondo la tradizione, celebrerebbero il grande sabba annuale che coincide con il solstizio d’estate.

Anche nella cultura islamica l’aglio, pur essendo diffusamente e volentieri usato in gastronomia, viene di fatto interdetto a quanti devono poi recarsi in moschea il venerdì per la preghiera comunitaria di mezzogiorno (ṣalātal-ẓuhr), sulla scorta della tradizione che ricorda come il profeta Maometto non gradisse il suo odore (e quello della cipolla, che dunque risente di questo stesso “divieto”).

Perché poi non provare a piantarlo?

Questo è un ortaggio che si semina tipicamente durante l’inverno oppure a febbraio, prima della primavera.

Come coltivare l’aglio, indicazioni utili

Il terreno deve essere fertile, soffice e ben drenato.
Aprite la “testa dell’aglio” per recuperare gli spicchi (bulbilli) più sani e grossi.
I bulbilli vanno messi a dimora sempre con la punta verso l’alto e a una profondità di 3-5 cm.

I bulbi d’aglio si raccolgono a 5-6 mesi dalla semina degli spicchi. Quando il gambo si piega e si svuota possiamo capire che è il momento del raccolto.

Torneremo a parlare di aglio molto presto nella sezione agricoltura, un ottimo repellente utile a scacciare i parassiti dalle piante da orto.

Come coltivare l’aglio, indicazioni utili