Come muore il Salento e i piccoli proprietari di uliveti

Nel silenzio più assoluto si completa la devastazione di una terra, di un patrimonio, il nostro polmone verde non esiste più.

Tutto distrutto, il 70% del territorio è frazionato in tanti piccoli appezzamenti, tanti piccoli proprietari che non hanno voce, nessun sostegno.

In tutto questo la piaga degli incendi che si diffonde in tutto il Salento tutti i giorni.

Di seguito il video e le parole sui social di Tonio Chironi di Trepuzzi dopo aver rischiato di perdere il padre nell’incendio dei suoi ulivi o meglio quello che ne restava a causa del disseccamento rapido delle piante.

“Ok vedete questo ulivo fa parte del mio uliveto ereditato dai miei nonni, era un uliveto secolare alberi di quasi 2000 anni tempi dei romani.
Un batterio alieno importato in Italia attraverso piante non europee ha distrutto 10mil di ulivi solo nel Salento.
Stamattina è solito che mio babbo è lì a passare il tempo.
Vedendo il fuoco che era partito dal terreno accanto ha cercato di spegnere le fiamme, naturalmente impossibile, fortunatamente aveva chiamato i pompieri.

Al loro arrivo hanno trovato mio padre a terra sfinito x il caldo e lo sforzo fisico, menomale che il fuoco andava dalla parte opposta.
Hanno chiamato il 118 e hanno chiamato mamma che ha chiamato me.
Io lavoro nel brindisino e 50 min servono per arrivare all’uliveto.
Arrivato c’erano solo i pompieri e mio padre, i medici del 118 rendendosi conto che la situazione era sotto controllo lo hanno lasciato andare a casa.

Appena sono arrivato gli ho tolto le chiavi dell’auto ma poi ragionando glie le ho ridate. È come spezzargli le gambe, lui va solo nelle campagne tra i suoi ulivi, al cimitero e dov’è successo l’incidente di mio fratello che cura dei fiori.
Il pompiere mi ha detto “a suo padre è andata bene, un anziano a settimana muore bruciato”.
La colpa è dei politici che fanno finta di nn vedere la catastrofe che viviamo in Salento e tra qualche anno in tutta la Puglia, perché nn si curano i nostri poveri ulivi, ci sarà la desertificazione.
Cosa penso dei politici tutti non mi esprimo, io al loro posto mi vergognerei .
Spero sappiate la storia del perché si vota il 24 settembre, perche il 23 maturano i tempi per poter avere i vitalizi e la pensione a vita.
Comunque l’importante che sia stata solo paura per mio padre …#odiotuttiipolitici”

Considerazioni

Questi sono i sentimenti di chi vive nel Salento a dover guardare e non poter fare nulla.

Una sfiducia completa nella classe politica, un senso di non ritorno e la percezione concreta della gravità della situazione ambientale oltre che paesaggistica.

La desertificazione è percepita da tutti mentre i nostri padri continuano a combattere per difendere quello che ci hanno lasciato i nostri avi.

Se quel 70% di piccoli proprietari abbandona le terre, se quelle terre non vengono coltivate, se non viene ripristinato quel polmone verde, avremo sempre meno piogge, saranno sempre più frequenti i fenomeni delle bombe d’acqua, gli incendi, la qualità dell’aria peggiorerà sempre più, gli animali selvatici che ora sono già in difficoltà spariranno, e un intero sistema distrutto porterà alla desertificazione ed è molto fattibile, sopratutto se poi queste terre verranno trasformate in enormi campi di pannelli solari.

Possiamo evitare tutto questo, non si abbandonino le terre.