Cocktail di pesticidi: frutta e verdura maggiormente esposte. Lo studio inglese.

Un nuovo studio condotto dalla Pesticide Action Network (PAN), in Inghilterra, conferma come frutta e verdura che consumiamo quotidianamente siano contaminate da pesticidi.

Infatti, si rileva la presenza di circa 122 pesticidi su 12 tipi di prodotti ortofrutticoli esaminati.

Tra la frutta e la verdura più esposte al contatto con i pesticidi rientrano l’uva, frutta di stagione per il mese di settembre e ottobre e le arance, regolarmente consumate durante l’anno per il loro potente apporto vitaminico. Ma oltre a questi prodotti ce ne sono altri 10 con relativa percentuale di contaminazione:

  • Uva 87,2%
  • Arance 86,7%
  • Frutta disidratata 81,9%
  • Erbe aromatiche 81.3%
  • Pere 73.6%
  • Piselli 51,6%
  • Fagioli 34,7%
  • Okra 24.7%
  • Lattuga 23.6%
  • Fagioli (secchi) 19.4%
  • Carote 17.1%
  • Mango 15.2%

In molta frutta e verdura compaiono tracce di più pesticidi messi insieme. Tra i pesticidi analizzati, 47 di quelli studiati dalla Pesticide Action Network sono cancerogeni (neonicotinoidi, imazalil, glifosato), 15 sono dannosi per la riproduzione e per lo sviluppo (clorpirifos, 2,4-D) 17 sono inibitori e alterano il sistema respiratorio, mentre altri sono interferenti endocrini (difenconazolo) e quindi letali per chi soffre di patologie autoimmuni collegate alla tiroide.

L’Environmental Working Group un gruppo americano che ogni anno studia e affronta questo problema analizzando la frutta e la verdura disponibile sul mercato per vedere se ci sono tracce di pesticida che sono rimaste dall’utilizzo nei campi. Ha stilato una classifica molto interessante che ci permette di capire quale frutta evitare.

Nella classifica ottenuta dal gruppo americano dopo i test effettuati al primo posto ci sono le fragole, subito dopo ci sono le mele, le pere e le pesche.

Per quanto riguarda le verdure, invece, ai primi posti, ovvero tra quelle più contaminate da pesticidi, ci sono gli spinaci, le cime di rapa e il cavolo riccio. Dunque, questo tipo di frutta e verdura sono quelle che hanno più tracce di sostanze nocive.

Di che pesticidi parliamo? Pan segnala di aver individuato:

  • Neonicotinoidi: Acetamiprid, clothianidin, imidacloprid, thiacloprid e thiamethoxam. Tutti tranne l’acetamiprid sono vietati nel Regno Unito e nell’Ue a causa della minaccia che rappresentano per la salute delle api. Il tiacloprid è considerato cancerogeno per l’uomo.
  • Imazalil:  fungicida post-raccolta ampiamente utilizzato sugli agrumi durante lo stoccaggio e il trasporto. È classificato come cancerogeno e tossico per la riproduzione e lo sviluppo. 
  • 2,4-D: sostanza chimica interferente endocrina che ha dimostrato di avere legami con il cancro.
  • Clorpirifos: si trova sull’uva ed è stato recentemente vietato nell’Ue. In numerosi studi epidemiologici, l’esposizione al clorpirifos durante la gravidanza o l’infanzia è stata collegata a un peso alla nascita inferiore e a cambiamenti neurologici come uno sviluppo motorio più lento e problemi di attenzione. Il clorpirifos è anche un sospetto interferente endocrino.
  • Difenconazolo: si trova sulle fragole ed è un sospetto interferente endocrino oltre che possibile cancerogeno e tossico per riproduzione e sviluppo. 
  • Glifosato: il più noto, controverso e utilizzato di tutti gli erbicidi, collegato a vari tipi di cancro, difetti alla nascita e malattie renali. 

Il contatto quotidiano con sostanze tossiche e cancerogene

Queste cifre evidenziano l’ampia gamma di sostanze chimiche a cui siamo esposti quotidianamente attraverso la nostra alimentazione. Mentre i limiti di sicurezza continuano a essere fissati per un solo pesticida alla volta, stanno crescendo le prove che le sostanze chimiche possono combinarsi per essere più tossiche.

Qual è dunque la soluzione da adottare? Sicuramente spingere verso una scelta alimentare più consapevole che si basi sul consumo di alimenti biologici e il divieto di utilizzo di pesticidi, anche in combinazione.

Non tutti possono permettersi di accedere ad un regime alimentare totalmente biologico, per questo si rende necessario uno studio a monte che quantomeno rendi il consumatore più consapevole dei livelli di pesticidi presenti nei prodotti che acquista regolarmente. In modo da informare e consentire una scelta orientata verso i prodotti meno contaminati.

Tra le soluzioni possibili

La consapevolezza alla base di tutto.

Consapevoli di quanto riportato nello studio inglese già da anni, sopratutto per l’utilizzo spropositato di pesticidi in agricoltura nella nostra terra pugliese, l’associazione MalaChianta da cinque anni ha attivato un gruppo di acquisto sociale (G.A.S.), seleziona aziende agricole che osservano un disciplinare interno, controlla e promuove le produzioni agricole etiche e sane, acquista in gruppo una volta a settimana prodotti agricoli sani a km0.

Questo tipo di gruppi sono spontanei e possono essere sempre più numerosi, per saperne di più ecco il link clicca qui 👉 Cosa sono i gruppi di acquisto solidale

Per informazioni contattare l’associazione MalaChianta al numero cell.: 3891525855

MalaChianta Associazione
Territorio Agricoltura Ambiente Salute Sociale
Gruppo Acquisto Solidale
Via Trieste, 10 Squinzano
Aperto: Lunedì ore 19:00
Cell. 3891525855