Trepuzzi altri 300 ulivi in sperimentazione, mentre a Nociglia si presentano i risultati di un anno.

Mentre a Trepuzzi altri 300 ulivi aderiscono alla sperimentazione a Nociglia non si perde tempo, Martedì 24 il via alla presentazione dei risultati preliminari della cura sperimentale contro CoDiRO e Xylella, che lasciano ben sperare ad una ripresa delle piante.

locandina

Nel settembre del 2016 a MalaChianta abbiamo aderito al protocollo proposto da Roberto Polo, presidente dell’Ass. Salento Sostenibile, che ha seguito personalmente le inoculazioni nei terreni di Squinzano e Trepuzzi e non solo, su circa 600 piante per contrastare il CoDiRo degli ulivi.

Alcuni link di articoli precedenti sull’argomento:

CoDiRo Micosat e Risultati

Metodo di contrasto al CoDiRo 

Sperimentazione 40 giorni primi segni evidenti

L’incontro è promosso appunto dall’Associazione Salento Sostenibile e dai partecipanti al progetto BiCC CoDIRO, finanziato dalla Regione Puglia e fissato per martedì 24 gennaio alle 9.30 presso il Palazzo Baronale di Nociglia, via Roma 7 .

L’appuntamento sarà l’occasione per presentare il progetto Bi.C.C.- Bio-Contrasto al CoDiro per contrastare la Xylella e per scoprire come i bioti microbici apportano cambiamenti alla qualità dei prodotti agricoli.20161224_125408

Verranno inoltre illustrate le filiere di produzione simbiotica e i risultati di ricerca sulle qualità nutraceutiche degli alimenti micorrizati.

Luca Carbone, Ph. D. in Fundamental Ecology modera e presenta l’incontro.

Il programma della giornata:

10.00 Registrazione dei partecipanti

10.30 Saluti del sindaco e delle autorità

10.45  I consorzi microbici per la difesa sostenibile delle piante: esperienze con MIcosat- Emilio Stefani- Docente Università di Modena-Reggio Emilia

11.00 Ricerca BiCC – Giusto Giovannetti- Direttore scientifico CCS Aosta- Responsabile progetto BiCC

11.15 Agricoltura Simbiotica per migliorare le performance degli animali da reddito –Primo ricercatore Carmela Tripaldi – CREA PCM

11.30 L’Agricoltura Simbiotica – Sergio Capaldo- Presidente La Granda e Presidente del Consorzio Agricoltura Simbiotica

11.45 Qualità nutraceutiche dei prodotti da Agricoltura Simbiotica – Alberto Ritieni- Docente Università Napoli

12.00 Proprietà nutraceutiche di carne da Agricoltura Simbiotica – Vincenzo Longo –  Ricercatore IBBA-CNR Pisa

12.15 Uso del microbiota delle piante in agricoltura: aspetti scientifico- normativi- Marco Nuti- Docente emerito Università di Pisa

12.30 Esperienza in campo- Roberto Polo- Presidente Associazione Salento Sostenibile

12.45 Conclusione del convengo con i contributi di Mirko Busto della Commissione Ambiente e di Cinzia Pagni vicepresidente CIA

13.00 Pausa lavori con rinfresco

14.00 Visita in campo negli oliveti della sperimentazione presso l’azienda dott. Seracca Guerrieri Giulio in agro di Nociglia.

L’Agricoltura Simbiotica è nuova frontiera in campo agricolo.

Nata dalla collaborazione tra Sergio Capaldo, anima de La Granda, consorzio cuneese di oltre ottanta allevatori, e Giusto Giovannetti, direttore del CCS Aosta, ha contagiato oltre cento aziende e sancito una salda collaborazione con la Romagna sotto la guida di Lisa Paganelli.

Tre sono gli obiettivi dell’Agricoltura Simbiotica.

Migliorare la fertilità e la salute del suolo.

Per questa ragione, vengono usate pratiche agricole che rispettano  il biota microbico del suolo e delle piante.

La concimazione dei terreni deve avvenire utilizzando sostanze naturali, tra cui il letme.

La salvaguardia dei suoli è ottenuta anche grazie all’utilizzo di bioti microbici  contenenti anche funghi micorrizici capaci di riattivate la loro vitalità. In questo modo, sono salvaguardati i funghi simbionti, tanto importanti quanto vulnerabili ai prodotti chimici.

Migliorare le funzionalità del secondo cervello dell’uomo: l’intestino.

I microrganismi presenti nel suolo e nelle piante colonizzano l’intestino umano veicolati dal cibo quotidiano , aiutano a stare meglio in quanto favoriscono l’assorbimento di sostanze nutritive e collaborano al metabolismo complessivo. Questi impediscono che l’ambiente intestinale venga occupato da  altri microrganismi patogeni. In questo modo, il biota intestinale viene rafforzato e mantenuto quotidianamente.

Un intestino con un biota microbico efficace  (molti batteri buoni) è indispensabile per prevenire alcune patologie emergenti come il diabete mellito ed il fegato grasso ed anche per alcune  allergie alimentari  probabilmente causate dal consumo di cibo industriale praticamente sterile, privo di un biota  microbico.

Dare vita a prodotti funzionali.

Alla base di un prodotto simbiotico, oltre alla salvaguardia dell’ambiente, vi è l’attenzione verso gli animali.

Per questo motivo sono vietati trattamenti con ormoni o sostanze simili per la riproduzione, medicinali di sintesi chimica e antibiotici. L’alimentazione degli animali prevede prima il latte della madre poi i prodotti della terra.

Il risultato sono alimenti che si distinguono per le loro proprietà nutrizionali, prodotti, e per le loro qualità nutraceutiche.