Una tradizione che a MalaChianta vogliamo riprendere e valorizzare. Una data “magica”.
L’ACQUA DI SAN GIOVANNI: DATA, ORARI, RITUALITA’, USI, SCADENZA.
Quella dell’acqua di San Giovanni è una tradizione nota e viva in tutta Italia
E’ detta anche acqua degli odori o acqua dei profumi. L’acqua doveva essere preparata rigorosamente a digiuno, da una donna, la sera del 23 giugno, tra le 23 alle 6 del mattino
Le cime fiorite delle erbe aromatiche che vi si inserivano dovevano essere lasciate a macerare una notte intera, sotto la rugiada, e la luna quando c’è.
Lavandosi la faccia con questa acqua si otteneva una pelle liscia, ma anche si proteggevano per tutto l’anno gli occhi dalle malattie, ci si proteggeva da eventuali scottature della pelle, si evitavano le macchie del viso, si curavano o prevenivano dermatiti.
l’acqua poteva essere utile anche contro il malocchio, per la protezione personale e delle terre coltivate, per procurare amicizie e amori.
È un acqua magica, speciale.
Tutta la famiglia poteva usare l’acqua, ma a prepararla erano solo le donne, sposate o nubili.
Luogo che vai erba che trovi: l’importante era che fossero immerse in acqua in numero dispari e secondo la ritualità ricordata:
il garofano, l’elicriso, foglie del noce, la lavanda, la menta ,basilico, maggiorana, l’origano, il rosmarino, il timo, l’alloro,il gelsomino, la rosa, il limone (foglie), l’arancia (foglie), la ruta, l’erba cedrina, l’iperico…
quel che si trova sul territorio.
Si tratta di piante non solo odorose, ma cariche di proprietà curative ben note alle nostre nonne e alle nostre antenate.
L’acqua una volta preparata va usata la mattina successiva, al più tardi il giorno dopo. Trascorsi alcuni giorni perde tutto il suo profumo, tutta la sua magia.