Andiamo a “Compostare”.

14632897_316877135357272_719858348731834732_nUn metro di rete metallica, due metri di telo ombreggiante, e qualche ramo. Non serve altro per costruire una compostiera fai da te con solo € 9,10 ma anche meno. Conferire i rifiuti organici in queste compostiere significa smaltire rifiuti in modo utile, otterremo così un terriccio da utilizzare per il nostro giardino, ottimo fertilizzante, ma si può fare anche più di questo, l’eccesso potrebbe essere destinato alla cura della campagna portando quella famosa sostanza organica che un tempo non mancava di certo.
Se non lo sai conferire i rifiuti organici nella tua compostiera ti permette di ottenere uno SGRAVIO sulla TASSAZIONE, chiedi in comune, così non avremmo bisogno di un servizio che risulterebbe superfluo, sopratutto potremmo scongiurare il rischio di nuovi mega impianti di compostaggieo sotto la porta di casa, anche un modo per combattere la mafia del rifiuto.
Insomma una cosa buona e giusta.
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Per fare compostaggio nel modo giusto e produrre così un ottimo compost domestico non tutti i cibi sono adatti. Ci sono cibi ed altri scarti ideali per la nostra futura compostiera ed altri che lo sono meno.
Sicuramente gli scarti devono essere di origine vegetale e non cotti (bucce di verdure, frutta, foglie appassite, anche la carta da cucina va bene). Ma non tutta la frutta può essere destinata al compost. Ad esempio dobbiamo evitare gli agrumi, che decomponendosi impediscono l’allevamento naturale e spontaneo dei funghi. I funghi sono a loro volta fondamentali per le formiche. E noi, in questo caso, abbiamo bisogno di queste alleate.

Cosa utilizzare:

  • Gli avanzi di cucina, residui della pulizia delle verdure, bucce…
  • Fondi di tè e caffè
  • Gusci d’uovo
  • Scarti del giardino e dell’orto, come legno di potatura, sfalcio dei prati, foglie secche, fiori appassiti, gambi…
  • Materiali biodegradabili, come carta non patinata, cartone, segatura e trucioli provenienti da legno non trattato

Cosa utilizzare con parsimonia

  • Pane secco
  • Avanzi di cibo di origine animale
  • Cibi cotti (in piccole quantità, perché attrarrebbero insetti ed animali)
  • Foglie di piante poco degradabili (magnolia, lauroceraso, faggio, castagno, aghi di pino), li dovremo però miscelare con cura con altri materiali più degradabili

Cosa evitare assolutamente

  • Cenere di sigaretta
  • Agrumi
  • Tessuti
  • Vernici e altri prodotti chimici
  • Carta patinata (riviste)
  • Legno verniciato
  • Piante malate, ad esempio dopo una virosi o batteriosi, per evitare il rischio di contaminazione
  • Resti di piante trattate con insetticidi

La fermentazione

Un ottimo compost non puzza!
La fermentazione del compost domestico avviene in ambiente aerobico, cioè in presenza di aria. Questo è un requisito fondamentale per fare compostaggio nel modo giusto. Se il compost puzza, significa che la fermentazione sta avvenendo in maniera anaerobica.

Il compost domestico può presentare due problemi:
L’umidità eccessiva che porta quindi il mucchio vegetale a puzzare
La scarsa umidità che non fa partire il processo di decomposizione.

Come fare per capire se nel nostro compost domestico c’è poca umidità?

Se l’umidità è poca il nostro compost non perde volume, e quindi non si abbassa. Per risolvere questo inconveniente è sufficiente innaffiarlo.
Già in tre settimane potremo osservare una modifica sensibile del nostro mucchio, se a giorni alterni ci saremo impegnati a girarlo e bagnarlo, al fine di garantire una giusta areazione ed umidità.

Viceversa, se ci accorgiamo che il mucchio è troppo umido, per correre ai ripari possiamo prendere un bastone e conficcarlo al centro. Poi con altri bastoni creiamo dei buchi laterali, come delle gallerie che si collegano al foro creato con il bastone centrale. Insomma, costruiamo in maniera rudimentale una sorta di camino che permetterà la circolazione corretta dell’aria. Così facendo si ristabilirà il giusto grado di umidità per il nostro futuro compost.

Ulteriore accorgimento per garantire la giusta fermentazione e fare compostaggio domestico di qualità, è ricoprire con della paglia ogni volta che metteremo il nostro “umido” vegetale.

Raggiunta la quantità di circa un metro cubo di compost avremo un buon materiale da poter utilizzare.
Ricordiamo sempre che ottima cosa è girare ogni tanto il nostro mucchio, verificare che abbia un buon odore e non ci siano muffe. Un ottimo compostaggio avrà la consistenza della terra scura di bosco e non odori fastidiosi!

Utilizzi del compost

Quando useremo il nostro compost domestico nell’orto dobbiamo prima di tutto ricordarci di setacciarlo. In agricoltura tradizionale il compost viene utilizzato come vero e proprio concime per arricchire il terreno.
In agricoltura sinergica lo si utilizza come terriccio base, molto fertile per il semenzaio (per realizzare il vostro semenzaio potete approfondire qui).

In altri tipi di tecniche colturali il compost domestico viene aggiunto al terreno originario. Nella creazione delle prode, ad esempio, per dare una buona base di partenza alle semine e ai trapianti. Oppure viene mischiato insieme a dei concimi animali. Ma al di là delle scuole di pensiero e delle tecniche specifiche di coltivazione, ciò che bisogna sempre tenere presente è che il compost è un materiale biologico, sano, ricco e a costo zero.
Per cui smettetela di chiedervi: come fare compostaggio.
Avete tutte le informazioni che vi servono. Dunque, ora, non vi resta che organizzare la vostra compostiera!
E buon lavoro e alla prossima!

Contrada Velardi

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