Partita aperta tra Agroindustria e Agricoltura Contadina.

dal web di Roberta Bruno.

Della partita aperta tra Agroindustria e Agricoltura Contadina e chi soffre di benaltrismo eviti di proseguire la lettura.


In breve: la pigrizia intellettiva che, porta la “massa” alla necessaria semplificazione di ogni problema, in una partita di pallone, in cui
ci si aspetta un vincitore ed un perdente, coglie ogni ambito della cosa umana.

A sfidarsi nel campo del sistema primario troviamo:
Agroindustria ed Agricoltura Contadina.


La prima, figlia del sistema capitalistico, segue le regole della produttività ad ogni costo, con uno stuolo di ultrà inconsapevoli che in continuo ricatto economico necessariamente fanno riferimento ad essa per il proprio fabbisogno alimentare, dando forza al sistema di perpetuarsi.


La seconda, si immola alla causa del creato, spaccando la schiena del martire ma soddisfacendo i “pochi sostenitori” dotati di strumenti culturali ed economici idonei alla sfida. (In questo caso ho semplificato io i target in soli due comparti).


Nessuna delle due squadre è in grado di dare risposte tali da soddisfare il fabbisogno alimentare e il benessere collettivo.
Risulta necessario quindi sforzarsi di costruire un dibattito che, dati per assodati entrambi gli obiettivi, sia in grado di superare questo bipolarismo ed approdi alla cooperazione degli attori del sistema.


Questo può accedere solo dando per assodato che:
-Le rese sono necessarie ma esse non possono andare a discapito del sistema ambientale.
-Il sistema primario deve applicare l economia di scala ed abbandonare “la figura” dell uomo solo in campo .


Entrambe le squadre quindi devono ammettere i limiti del proprio gioco e ricordarsi che la vera partita è quella del benessere collettivo, cooperare per traghettare il sistema primario al totale cambiamento, cambiamento che in maniera concatenata prenderà ogni ambito dell’azione ed interazione umana.


Trascinare la ricerca scientifica in campo e pretendere che la questione sia considerata come prioritaria allo sviluppo di un “nuovo mondo” che abbia a contare la pubblica felicità e non il triste prodotto interno lordo.


Grazie per l attenzione vado a bruciare strofinacci e ci risentiamo per altre pippe di primo mattino.

P.S. La cana Catuccia ha preso in prestito il pulsante dell apostrofo dalla tastiera del pc, voi fate come se ci fossero…

Roberta Bruno