Codiro Micosat e Risultati

Nel precedente articolo vi abbiamo parlato del metodo di contrasto al codiro degli ulivi, proposto dal nostro amico Roberto Polo Presidente dell’associazione Salento Sostenibile.
Non ci siamo accontentati di parlare solo di micorrize e Micosat e con una piccola delegazione da Squinzano e Trepuzzi siamo andati a vedere di persona i risultati ottenuti.
Nel campo in questione ci siamo trovati con altri agricoltori provenienti da Ugento e Vernole, tutti curiosi di vedere e soprattutto toccare con mano quanto speravamo di trovare una volta arrivati sul posto.
Durante l’incontro Roberto Polo ha raccontato nuovamente della sua esperienza con il prodotto e come si è arrivati al risultato visibile sin dai primi 60/90 giorni, di come è stato creato, grazie agli studi del Dottor Giusto Giovannetti (www.youtube.com) microbiologo al CCS Aosta (Centro di Colture Sperimentali), specializzato nello studio della rizosfera, lo strato che separa la radice dal suolo, di circa 1mm, caratterizzato da un altissimo tasso di biodiversità. Ha spiegato come i consorzi microbici, ovvero una composizione di funghi e batteri da sempre presenti in natura, le micorrize (wikipedia.org), che portati all’interno di una coltura, sono in grado di digerire le sostanze chimiche e nocive presenti in un terreno e trasformarlo in sano, e dei risultati eccellenti raggiunti su ben 70 ettari di terra trattati con questo sistema.
MIicosat il prodotto che è stato provato sugli ulivi in questione e che è ancora in fase di sperimentazione è stato creato appositamente per i nostri ulivi salentini. Per realizzare il prodotto sono state rintracciate foglie da alberi particolarmente resistenti all’attacco del codiro (e non è il Leccino), che hanno permesso di realizzare una formula differente da quella del prodotto Micosat F Olivo già in commercio.
Tutti noi del gruppo, tra scettici e meno scettici, non abbiamo potuto negare quello che gli alberi mostravano, e che attraverso le foto vi facciamo vedere in questo nostro spazio.

Possiamo sperare in qualcosa, possiamo provare senza temere ulteriori danni visto che il prodotto non è chimico e permette di continuare con le solite buone pratiche agricole.
A voi un giudizio.

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