Malachianta insieme al Comitato per il NO alla discarica in località Parachianca Lecce.

Malachianta insieme al Comitato per il NO alla discarica in località Parachianca Lecce.

Ripresentato il progetto bocciato della discarica, ripresa la raccolta firme.

Mercoledì e giovedì a Squinzano presso la sede di MalaChianta in via Umberto I 43, dalle ore 19.30 sarà possibile firmare contro questa “insistente” minaccia per il nostro territorio, la discarica di Parachianca. Sono disponibili i moduli che potrete richiedere per aiutare la raccolta firme, potrete scaricare il file pdf direttamente dal nostro gruppo MalaChianta Associazione a questo link (clicca qui).

Domenica 24 settembre, il Comitato vi aspetta a Trepuzzi in Largo Margherita, sarà allestito un gazebo dove potrete firmare e far firmare l’istanza dalle ore 10.30.

Il Comitato di Volontariato : “No alla discarica per rifiuti speciali non pericolosi presso masseria Parachianca” riprende la battaglia. Per informare e coinvolgere i cittadini propone di sottoscrivere un’istanza indirizzata ai sindaci dei comuni di Lecce, Squinzano, Trepuzzi, Surbo, al presidente della provincia e al presidente della regione, di seguito il testo:

I sottoscritti cittadini, venuti a conoscenza che il 28-agosto-2017 Geoambiente – Srl Gruppo TRIO SPA ha depositato presso l’amministrazione provinciale il Progetto per la realizzazione di una Discarica Rifiuti Speciali Non Pericolosi in località Masseria Parachianca
considerato che:

– la Provincia di Lecce ha già respinto un Progetto, depositato l’8-agosto-2016 da Geoambiente – S.r.l. Gruppo TRIO SPA, per la realizzazione di una Discarica Rifiuti Speciali Non Pericolosi in località Masseria Parachianca;
– la Provincia di Lecce dovrà rilasciare parere sulla Valutazione Impatto Ambientale (V.I.A.) e Autorizzazione integrata Ambientale (A.I.A.);
– dovranno essere acquisiti i seguenti pareri, nulla osta, autorizzazioni:
–Parere Comune di LECCE – settore Ambiente, Igiene, Sanità, Protezione Civile, Ufficio Unico dei Rifiuti, Energia, V.I.A., Randagismo e Canili, Ufficio Ispettorato Ambientale – settore Pianificazione e sviluppo del territorio. Il Comune di Lecce oltre a rilasciare parere sul progetto dovrà eventualmente rilasciare autorizzazioni urbanistiche.
–Parere Comuni di Surbo, Trepuzzi e Squinzano;
–Accertamento di compatibilità paesaggistica, Parere Ufficio Minerario Regione Puglia e relativo atto di stralcio dalla parte di cava attiva, Parere Servizio Rifiuti e Bonifica Regione Puglia, Parere ASL LE1 – ISPESL e SPESAL, Parere ARPA Puglia, Parere Vigili del Fuoco;
– l’ENORME capacità prevista della discarica (il progetto prevede l’insediamento in una cava esaurita) è di 500.000 mc (pari ad un conferimento annuo di circa 80.000 ton di rifiuti speciali);
– la cava esaurita da cui realizzare la discarica, che si prevede sarà colmata in 8 anni, è adiacente ad una cava ancora in esercizio; quindi, le successive porzioni di cava, ove si rendessero disponibili, sarebbero utilizzabili per ampliare la discarica. Ciò prolungherebbe per altri decenni l’utilizzo del sito;
– in caso di riqualificazione, la discarica potrebbe essere utilizzata per il conferimento dei rifiuti solidi urbani;
– nelle vicinanze (in un territorio già ‘influenzato’ dalla presenza della CENTRALE ENEL DI CERANO, del PETROLCHIMICO DI BRINDISI, dell’ILVA di TARANTO) operano i seguenti impianti:
a. BIOSUD -trattamento di rifiuti speciali (inceneritore di rifiuti ospedalieri)-,
b. TEAM ITALIA -recupero del piombo da batterie esauste-,
c. SCHMACK BIOGAS Srl -centrale biogas-;
– sebbene il nuovo progetto sia stato corredato da uno studio idrogeologico, le varianti apportate riducano l’estensione e la volumetria della discarica, e la distanza tra il fondo del catino e la falda freatica (franco di sicurezza) sia stata innalzata, è comunque ALTO il rischio potenziale di contaminazione dell’ambiente (inquinamento dovuto al percolato) e di danno alla salute (le emissioni gassose pericolose ed odorigene moleste e la disposizione predominante dei venti rappresentano una minaccia per i comuni vicini alla discarica -Squinzano (circa 4 km), Surbo (circa 3 Km) e Trepuzzi (circa 2,5 km);
– nell’autorizzazione presentata dalla società compare una lunga lista di rifiuti “non pericolosi” (non pericolosi non esclude la presenza nel rifiuto di sostanze nocive e inquinanti, ma che la concentrazione non supera determinate soglie), sorgono delle perplessità riguardanti alcuni codici CER (ad esempio 050702 rifiuti contenenti zolfo, 170403 Piombo, 040106 fanghi, 040104 cromo, 170407 metalli misti, 020703 rifiuti prodotti dai trattamenti chimici,…); essi, infatti potrebbero creare, dopo lisciviazione, un percolato pericoloso che, in seguito ad eventuali cedimenti della barriera impermeabile, determinerebbe un inquinamento del suolo e della falda sottostante, e conseguenti problemi all’ambiente e alla salute umana;
– la vocazione turistica (legata alla presenza della Marina di Casalabate a circa 5 km, di siti di interesse storico e culturale – l’Abbazia di Cerrate dista meno di un km-, di numerose masserie, agriturismi e B&B che con fatica e ingenti investimenti privati, talvolta pubblici, stanno fornendo un impulso allo sviluppo turistico con ricadute economiche positive su tutto il territorio), la biodiversità dei luoghi (testimoniata in particolare, dalla presenza di centinaia di esemplari di ulivi monumentali censiti nell’elenco regionale e dalla presenza del Parco del Rauccio) e l’agricoltura, (in particolare quella biologica), che rappresentano il vero volano di prospettiva per uno sviluppo sostenibile del Nord Salento, sarebbero compromesse dalla presenza della discarica;
– è necessario promuovere un futuro del territorio legato alle risorse ambientali e al turismo. Quindi, respingere progetti che non guardano al futuro, all’equità sociale e all’equità ambientale e generazionale; respingere soluzioni sbagliate e anacronistiche a problemi mal posti sulla gestione dei rifiuti e di promuovere, invece, un approccio moderno;

–>IL TERRITORIO E IN PARTICOLARE IL NORD SALENTO VIVE UNA GRAVISSIMA EMERGENZA SANITARIA (IN PARTICOLARE L’AUMENTO DI NEOPLASIE) DIMOSTRATA DALLE STATISTICHE IN MANIERA INEQUIVOCABILE;

CHIEDONO
che ognuno per le proprie competenze si adoperi, con FERMA determinazione attraverso:
— pareri tecnici dettagliatamente motivati da esibire nei luoghi deputati (conferenza dei servizi);
— il disconoscimento delle necessarie autorizzazioni urbanistiche, per impedire la realizzazione della discarica in località Masseria Parachianca;
— di non regalare ai nostri figli e nipoti un problema ambientale da gestire e respingere progetti che non guardano al futuro e allo sviluppo sostenibile del territorio.